- Bio
- Fino a 9 %
2021 Flor de Pingus
Product Details
Descrizione
Maggiori Informazioni
Numero articolo
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0155621 |
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Allevamento
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18 Mesi in barrique |
Viticoltura
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Bio. Certificazione biologica: CH-BIO-006 |
Vegano
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No |
Varietà d'uva
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Tinto Fino: 96% Garnacha: 4% |
Vol. alcolici
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14.5% |
Suggerimenti per il servizio
Suggerimenti per il servizio
Il secondo vino dell'esclusivo Dominio de Pingus di Peter Sisseck si chiama Flor de Pingus e in cantina viene trattato come il fratello maggiore: fermenta e matura in grandi botti di legno e tini d'acciaio, utilizzando volutamente pochissimo legno nuovo. Le vigne del Flor de Pingus si trovano a La Horra e coprono circa 35 ettari. Il tinto fino (tempranillo) in purezza ha acquisito un seguito di culto, conquistando i consumatori con la sua consistenza vellutata e il suo carattere fresco.
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Chi lo ha prodotto?
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Dominio de Pingus
Viti vecchie e rese minime
Il terroir della Ribera del Duero è noto per i suoi terreni sabbiosi e calcarei e per le forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, entrambi fattori ideali per la coltivazione dell'uva tempranillo, conosciuta localmente anche come tinto fino. Ma ciò che distingue Dominio de Pingus è il trattamento meticoloso delle viti e della struttura del suolo, una dedizione quasi ossessiva alla terra praticata da Sisseck e dal suo team. Questo tesoro deve essere ben curato, perché i terroir di Pingus, che hanno fino a 100 anni e sono coltivati in modo biodinamico, ospitano viti cespugliose dalle radici profonde che, per loro stessa natura, hanno una lunga vita.Le vigne sono viti a piede franco che, per loro natura, non producono che rese molto scarse (in genere più di 10 ettolitri per ettaro), ma uva passa estremamente espressiva.
Grande concentrazione ed eccezionale finezza
Al Dominio de Pingus, il viaggio del vino dalla vigna alla bottiglia è un processo meticolosamente orchestrato, con una grande quantità di lavoro manuale: Questo è esemplificato durante la vendemmia: ogni grappolo viene raccolto e selezionato a mano, in modo che solo gli acini migliori arrivino in cantina. Se un tempo Sisseck era un grande appassionato di botti nuove, oggi rinuncia quasi del tutto al nuovo rovere per l'invecchiamento, al fine di preservare l'autenticità del frutto e l'espressione genuina del terroir, e di catturare il carattere sfrenato del paesaggio vitivinicolo in forma liquida. Anno dopo anno, i vini Sisseck diventano più fini e sottili, ma con un'intensità eccezionale. I vini Pingus sono spesso descritti come l'essenza della Ribera del Duero: ricchi di profondi aromi di frutta nera, accompagnati da delicate note di spezie e cuoio, sostenuti da una tensione minerale che conferisce al vino struttura e longevità. In bocca è denso e potente, ma sorprendentemente elegante, con una leggerezza quasi paradossale che fa sembrare il vino quasi senza peso nonostante la sua enorme concentrazione, con una consistenza vellutata al palato e un fruttato meravigliosamente preciso. Il capolavoro di Sisseck è un vino che rompe i confini pur rimanendo saldamente radicato nella tradizione.
Un vino altamente personale
Quando Peter Sisseck descrive il suo lavoro, emerge la dimensione filosofica della sua creazione. Per lui, le cure prestate alle viti e ai terreni, così come la vendemmia, la vinificazione delicata e l'invecchiamento paziente, non sono semplici operazioni di produzione del vino, ma piuttosto la \"creazione di un organismo vivente\". Ogni sorso del suo Pinguino riflette questo impegno personale: è un vino che cattura l'essenza della Ribera del Duero in un modo che è profondamente radicato nella terra, nella regione e nella storia personale dell'enologo. Quest'ultima è illustrata anche dal fatto che Sisseck ha scelto per il suo raro vino di culto il soprannome che la sua famiglia gli aveva dato da bambino. Si tratta di uno dei vini più esclusivi e rinomati al mondo, chiaramente caratterizzato dalla firma individuale e dall'identità del suo eccezionale viticoltore.
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