2021 Puligny-Montrachet AOC
Nexe Flore
Benoît Ente
Seit Benoit Ente das kleine Familienweingut im Jahr 1998 übernommen hat, mischt er die Weinwelt im Burgund so richtig auf. Viele etablierte Namen können angesichts dieser Qualitäten nicht mithalten. Bestes Beispiel dafür ist dieser Puligny-Montrachet, der geschmacklich alle Register zieht: Mit seiner goldenen Farbe, seiner expressiven Nase und vor allem seinem ausgewogenen Gaumen besitzt er alles, was einen noblen weissen Bourgogne ausmacht – mit tänzerischer Anmut bewegt er sich im Mund und begeistert mit einem spannenden Wechselspiel von zitrischer Frische und fülliger Textur. Ein grosser Chardonnay mit tollem Reifepotenzial, der aber auch schon in seiner Jugend als raffinierter Essensbegleiter perfekt zu gebratenen Jakobsmuscheln, Kalbsblanquette oder Trüffelrisotto passt.
Product Details
Descrizione
Seit Benoit Ente das kleine Familienweingut im Jahr 1998 übernommen hat, mischt er die Weinwelt im Burgund so richtig auf. Viele etablierte Namen können angesichts dieser Qualitäten nicht mithalten. Bestes Beispiel dafür ist dieser Puligny-Montrachet, der geschmacklich alle Register zieht: Mit seiner goldenen Farbe, seiner expressiven Nase und vor allem seinem ausgewogenen Gaumen besitzt er alles, was einen noblen weissen Bourgogne ausmacht – mit tänzerischer Anmut bewegt er sich im Mund und begeistert mit einem spannenden Wechselspiel von zitrischer Frische und fülliger Textur. Ein grosser Chardonnay mit tollem Reifepotenzial, der aber auch schon in seiner Jugend als raffinierter Essensbegleiter perfekt zu gebratenen Jakobsmuscheln, Kalbsblanquette oder Trüffelrisotto passt.
Maggiori Informazioni
Numero articolo
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0919621 |
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Allevamento
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14 Mesi in vasche d’acciaio inox |
Viticoltura
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Tradizionale |
Vegano
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Non specificato |
Varietà d'uva
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Chardonnay: 100% |
Appellation
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Cbeau |
Vol. alcolici
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12.5% |
Alternative consigliate
Selezionato da Movenpick
Produttore
Benoît Ente
Produttore
Benoît Ente
A Puligny-Montrachet, il cuore della Côte de Beaune e sinonimo mondiale di grandi vini bianchi di Borgogna, uno dei più indipendenti produttori francesi si è silenziosamente e con grande efficacia imposto alla testa del settore: la Domaine Benoît Ente. Tutto ebbe inizio nel 1997, quando il fratello del leggendario Arnaud Ente ereditò meno di quattro ettari di vigneti dal nonno. Da allora, con i suoi Chardonnay salati e riduttivi, che esprimono il terroir e sono estremamente rari e ricercati in tutto il mondo, ha fatto parlare di sé, e il suo nome è ormai noto ben oltre i confini della Borgogna.
Il silenzioso perfezionista di PulignyCiò che distingue in modo particolare i vini di Benoît Ente è la loro calma interiore: non c’è fruttosità opulenta, né un uso eccessivo del legno, ma una tensione vibrante tra freschezza minerale, texture fine e forza contenuta. Borgogna elegante che esprime il terroir in modo misterioso e affascinante, e che in ogni livello di qualità conquista con la sua individualità stilistica. L’approccio sostenibile e orientato alla biologia non è un’etichetta di marketing, ma il risultato di una filosofia che viene applicata in modo coerente.Piccolo, intransigente, caratteristicoLe radici della Domaine risalgono al periodo postbellico: il nonno di Benoît ha piantato le prime parcelle di Aligoté tra il 1949 e il 1953. Dopo averne preso il controllo, Benoît ha gradualmente aumentato la superficie, ma con un chiaro focus sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Una scelta determinante è stata quella del 2005, quando ha sostituito le viti di Pinot Noir a Chassagne-Montrachet con Chardonnay, una scelta che ha dato i suoi frutti. Oggi la maggior parte delle viti ha un’età media di oltre 50 anni, con radici profonde in terreni calcarei situati tra i 300 e i 330 metri di altitudine. L’unica eccezione rossa in portafoglio è una rara cuvée di Pinot Noir chiamata Mathilde, dal nome della figlia maggiore.Innovativo e sottile: vetro invece che solo legnoNella vinificazione, Ente unisce metodi tradizionali a elementi innovativi: i vini maturano per 12 mesi in una combinazione di botti di legno e contenitori di vetro, prima di essere affinati per altri sei mesi in serbatoi di acciaio inossidabile. Particolarmente degni di nota sono i cosiddetti wineglobes, sfere di vetro panciute da 25 a 400 litri, prodotte a Bordeaux, che permettono di invecchiare il vino senza l’influenza del legno, preservano la trasparenza del frutto e consentono di vinificare con precisione anche piccole parcelle. Infatti, tutte le 23 parcelle vengono lavorate manualmente, raccolte separatamente e vinificate con grande cura. Dalle fresche e frizzanti Aligoté, ai Bourgogne-Chardonnay eleganti e minerali-salini, fino ai profondi Premier Crus come Clos de la Truffière o Folatières En la Richarde: ogni vino viene vinificato con la stessa cura, trasparente, preciso e con un forte legame al terroir.
Regioni vinicole

Francia
La Francia è indiscutibilmente considerata il cuore del mondo del vino e l'incarnazione della viticoltura. La sua tradizione risale a migliaia di anni fa e ha influenzato la produzione vinicola mondiale come nessun altro paese, dalla filosofia del terroir ai sistemi di classificazione. L'immensa varietà delle regioni viticole francesi è impressionante e si estende dalle fresche zone oceaniche del nord ai pendii soleggiati del Mediterraneo. Questa varietà geografica consente di produrre un'incredibile varietà di vini, sempre guidati dall'idea fondamentale che ogni vino deve riflettere la sua origine.
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