2013 Barbaresco DOCG
Product Details
Descrizione
Maggiori Informazioni
Numero articolo
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1102713 |
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Valutazioni
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Score 19/20 | Wine Enthusiast 92/100 |
Allevamento
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24 Mesi in grandi botti di legno |
Viticoltura
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Tradizionale |
Vegano
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Si |
Varietà d'uva
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Nebbiolo: 100% |
Appellation
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Barba |
Vol. alcolici
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14.5% |
Suggerimenti per il servizio
Suggerimenti per il servizio
Rosso granato, si schiarisce al palato. Magnifico bouquet, che ricorda fragole selvatiche mature, prugne e oli essenziali, con note di nocciole tostate, crosta di pane e un tocco di cuoio. Molto elegante ed espressivo al palato, aumenta gradualmente di intensità, un tipico Barbaresco di grande finezza, con abbondanti frutti rossi, tartufi e delicati aromi tostati, meravigliosamente equilibrato con una struttura elegante; finale persistente che mostra ancora molta riserva.
Si abbina a
Raccomandazione di servizio
Adatto al consumo
da subito fino al 2033
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Selezionato da Movenpick
Chi lo ha prodotto?

Chi lo ha prodotto?
Ugo Lequio
All'inizio degli anni '80 Ugo Lequio si impegna nella sua tenuta e lancia sul mercato le prime bottiglie della sua esclusiva produzione. Oggi, l'enologo di Piacute;mont è uno dei più affidabili interpreti dei vigneti Cru-Gallina presenti in tutto il mondo, orientati a sud, nel cuore dei quali si trova anche la cantina di Ugo Lequio.
Nebbiolo, vino nobile e specialità di Ugo Lequio
L'azienda, situata nel piccolo comune di Barbaresco Neive, dispone di soli sei ettari di vigneto e produce circa 30.000 bottiglie di vino all'anno. Le dimensioni relativamente ridotte del vigneto consentono a Ugo Lequio di dedicarsi personalmente e con grande convinzione alla qualità delle uve e, in definitiva, alla selezione dei frutti migliori per i suoi vini pregiati. Accanto ai vitigni arneis bianco e barbera nera, negli appezzamenti della tenuta si trova il nebbiolo, un'altra uva particolarmente tipica della regione, che Ugo vinifica con assoluta maestria come base per il suo Barbaresco-Riserva.
I vecchi ceppi di vite e il paziente sollevamento
Il ceppo di vecchie viti, alcune delle quali molto vecchie, è stato piantato nel 1951, motivo per cui oggi le viti danno solo basse rese, ma questo è compensato da una particolare concentrazione di sapori dovuta al fatto che le vecchie viti investono tutte le loro energie nei pochi frutti che danno. Oltre alla selezione meticolosa delle uve, Ugo Lequio attribuisce la massima importanza all'invecchiamento lento dei suoi vini - diversi anni in grandi botti di rovere;es dans grands fûts de bois façonne non solo la loro bella struttura e finezza aromatica, ma costruisce anche il loro équilibre, élégance e il grande potenziale di invecchiamento.
Regioni vinicole
