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2020 Conus

Mitterberg IGT
Alois Lageder
Esclusiva online
Un potente Lagrein
Da circa dieci anni la tenuta Lageder coltiva lagrein nella poco conosciuta regione del Margreider Schuttkegel. Il calcare dolomitico dei terreni del Conus è una condizione importante per il suo carattere fruttato e rotondo. Il nome "Conus" deriva dalla parola latina "cono" e si riferisce al Margreider Schuttkegel e ai suoi dolci pendii.
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Product Details

Descrizione

Da circa dieci anni la tenuta Lageder coltiva lagrein nella poco conosciuta regione del Margreider Schuttkegel. Il calcare dolomitico dei terreni del Conus è una condizione importante per il suo carattere fruttato e rotondo. Il nome "Conus" deriva dalla parola latina "cono" e si riferisce al Margreider Schuttkegel e ai suoi dolci pendii.

Maggiori Informazioni

Maggiori Informazioni
Numero articolo
1335920
Valutazioni
Score 18/20
Allevamento
12 Mesi in vasche d’acciaio inox
Viticoltura
Biodynamisch. Bio-Zertifizierung: DE-ÖKO-006
Vegano
Si
Varietà d'uva
Lagrein: 100%
Vol. alcolici
11.0%

Alternative consigliate

Selezionato da Mövenpick Vini

Produttore

Produttore

Alois Lageder

Già durante il viaggio attraverso il Brennero si possono ammirare panorami mozzafiato su una delle zone più belle d’Italia: l’Alto Adige. Con castelli e vigneti, le rocce innevate delle Dolomiti, pittoreschi paesini e laghi cristallini. Questa varietà si riflette anche nel vino: il microclima varia da alpino a mediterraneo, il terroir è molto eterogeneo e il sole splende circa 300 giorni all’anno; così quasi ogni vitigno trova qui la sua patria. Anche se il lavoro tra l’Adige e l’Isarco è spesso faticoso, sono proprio i diligenti viticoltori ad aver dato all’Alto Adige la reputazione di roccaforte della qualità. Uno di loro ha contribuito in modo particolare al boom della regione: Alois Lageder.

L’artefice del boom

Johann Lageder pose la prima pietra a Bolzano nel 1823 e avviò un’attività di commercio di vini. Sei generazioni dopo è nata un’azienda impressionante, con un’influenza che va ben oltre i confini dell’Alto Adige e che è un modello per molti colleghi viticoltori. Lageder, ad esempio, collabora con circa 50 viticoltori, che consiglia nella conversione alla viticoltura sostenibile. La tenuta stessa ha intrapreso già a metà degli anni ’90 il difficile percorso della viticoltura naturale. Nel frattempo, Lageder ha adottato anche la biodinamica; nel vigneto, mucche, buoi, pecore e capre garantiscono la biodiversità, le viti si sviluppano in modo più stabile e robusto e quindi riescono ad affrontare meglio i cambiamenti climatici.

Sostenibilità senza confini

I vini di Lageder possono essere suddivisi in tre linee: Si parte dai classici vini di qualità per tutti i giorni, le cui uve provengono principalmente dai viticoltori partner già citati. Seguono poi le «composizioni» ricche di carattere provenienti dai vigneti tradizionali di Lageder. Ma a sovrastare tutto è la linea «Meisterwerke»: il famoso Chardonnay «Löwengang», sicuramente il vino più importante di questa serie, è regolarmente considerato uno dei migliori vini bianchi d’Italia.

Nel 2021 l’azienda vinicola ha ricevuto un riconoscimento speciale per il suo impegno costante a favore della qualità: la rinomata guida enologica Wine Advocate ha assegnato a Lageder il Green Emblem Award come una delle 24 aziende vinicole al mondo. La densità di qualità dell’Alto Adige ai vertici è enorme, ma una spicca come un faro: l’azienda vinicola a conduzione familiare Alois Lageder.

Regioni vinicole

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Italia

L'Italia è uno dei paesi vitivinicoli più ricchi di tradizione e più importanti al mondo ed è spesso considerata il cuore della viticoltura europea. Il paese si estende dalle Alpi innevate a nord alle isole soleggiate a sud, creando un'incredibile varietà di climi e terreni. Questi terroir unici ospitano un numero impressionante di vitigni autoctoni, ovvero originari del luogo. Nel corso di migliaia di anni, ogni regione ha sviluppato una propria cultura del vino, strettamente legata alla cucina e allo stile di vita locali.
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