1996 Château Brown
Pessac-Léognan AOC
Un Bordeaux potente e armonioso che cattura il meglio del suo terroir. Ideale per le occasioni speciali o per la sosta.
Product Details
Descrizione
Un Bordeaux potente e armonioso che cattura il meglio del suo terroir. Ideale per le occasioni speciali o per la sosta.
Maggiori Informazioni
Numero articolo
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0401896 |
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Valutazioni
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WeinWisser 16/20 | Score 18.5/20 |
Vegano
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Non specificato |
Appellation
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Grave |
Suggerimenti per il servizio
Suggerimenti per il servizio
Viola granato intenso con delicati riflessi rubino. Le bacche scure caratterizzano il complesso bouquet con note di ribes nero, legno esotico, tè Earl Grey freddo e tabacco brasiliano. Seguono note di pepe di Sichuan, pastiglie di cioccolato fondente e gelatina di sambuco. Al palato è ricco e carnoso, perfettamente sostenuto dai tannini, con un magnifico estratto dolce. Ciliegia selvatica, cardamomo, legno di sandalo e una nota di dragoncello nel finale concentrato.
Si abbina a
Si abbina magnificamente a bistecche, pesce alla griglia, polpettone, lampredotto e sanguinaccio, ma anche a un piatto di formaggi o a piatti in umido.
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Raccomandazione di servizio
Chambré tra 15 e 17 gradi. Il vino giovane deve essere decantato.
Adatto al consumo
Alternative consigliate
Selezionato da Movenpick
Chi lo ha prodotto?
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Château Brown
Anche se reperti archeologici indicano che l’area attuale di Château Brown, a Pessac-Léognan, fosse già coltivata a vite più di 1000 anni fa, la storia documentata della tenuta vinicola inizia molto più tardi. Verso la fine del XVIII secolo, il ricco commerciante di vino scozzese John Lewis Brown riconobbe il potenziale della proprietà, allora nota come Château Barrière. Non solo le restituì fama, ma le diede anche il nome attuale. Brown fu anche il costruttore del celebre Château Cantenac-Brown a Margaux.
Declino e rinascitaDopo la Seconda guerra mondiale, i vigneti persero gradualmente superficie a favore dell’espansione urbana. La proprietà fu ridotta a circa 40 ettari e, negli anni ’50, una grave gelata seguita da politiche pubbliche di espianto causò la scomparsa totale delle vigne. Per questo motivo, Château Brown non fu incluso nella classificazione dei Crus Classés de Graves del 1953 e 1959.Solo alla fine del XX secolo, sotto la guida del nuovo proprietario Bernard Barthe, la tenuta visse una vera rinascita. Il reimpianto dei vigneti, investimenti nelle infrastrutture e l’introduzione di nuove botti segnarono il ritorno alla qualità. Dal 2004, Jean-Christoph Mau – quinta generazione di una famiglia di commercianti di Bordeaux – è alla guida della tenuta. Bruno Patrouilleau è direttore tecnico dal 1994.Viticoltura sostenibile in armonia con la natura – 60 ettari di biodiversità vissutaOggi la tenuta si estende su 60 ettari circondati da vigneti, boschi, prati fioriti, zone umide e frutteti – un terroir dove ogni metro quadrato celebra la biodiversità. Si seguono le direttive di diverse certificazioni biologiche e si promuove la diversità naturale attraverso un controllo sostenibile dei parassiti e una gestione attenta dei fertilizzanti e dell’acqua. Alveari, pipistrelli, cince e galline contribuiscono anch’essi all’equilibrio dell’ecosistema. Circa metà della superficie è destinata alla viticoltura, con i vitigni tipici del Bordeaux. I 26 ettari riservati ai rossi sono ben suddivisi: nelle parcelle più alte, con suolo ghiaioso, domina il Cabernet Sauvignon; nelle aree argillose crescono Merlot e Petit Verdot. Le parcelle bianche, su suoli sabbiosi-ghiaiosi e di 5 ettari totali, sono coltivate prevalentemente con Sauvignon Blanc aromatico, completato da Sémillon equilibrato.Precisione, terroir e sostenibilità – dall’uva alla bottigliaOgni varietà viene vinificata separatamente per garantire il massimo controllo in ogni fase. A questo scopo, la cantina dispone di 30 tini in acciaio inox a temperatura controllata, con capacità tra 100 e 130 hl. Per mantenere eleganza e trasparenza del terroir, si evita volutamente l’uso di tecniche come il pigeage. I vini rossi subiscono la fermentazione malolattica, vengono filtrati delicatamente e travasati con cura. I bianchi maturano sui lieviti fini prima di essere trasferiti in botti, dove sviluppano al meglio il loro profilo aromatico. Tutti i vini affinano infine in parte in barrique nuove e in parte usate, in rovere francese, per maggiore complessità e profondità. La scelta di una bottiglia leggera e di un’etichetta in carta riciclata riflette anche nel packaging la filosofia di sostenibilità del domaine.
Regioni vinicole

Francia
La Francia è indiscutibilmente considerata il cuore del mondo del vino e l'incarnazione della viticoltura. La sua tradizione risale a migliaia di anni fa e ha influenzato la produzione vinicola mondiale come nessun altro paese, dalla filosofia del terroir ai sistemi di classificazione. L'immensa varietà delle regioni viticole francesi è impressionante e si estende dalle fresche zone oceaniche del nord ai pendii soleggiati del Mediterraneo. Questa varietà geografica consente di produrre un'incredibile varietà di vini, sempre guidati dall'idea fondamentale che ogni vino deve riflettere la sua origine.
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