Descrizione prodotto
Porpora impenetrabile, quasi nero. Un naso sfaccettato che ricorda mirtilli e more, ma anche malto ed erbe mediterranee, timo e rosmarino, seguiti da moka e vaniglia. L'attacco morbido lascia spazio ad aromi di frutti di bosco molto cremosi e intensi, ciliegie nere e sambuco, sostenuti da tannini perfettamente maturi e da una bella nota di freschezza, cesellata e concentrata; nocciole tostate e pane integrale nel magnifico finale persistente.
Vol. alcolici | 15.0% vol. |
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Allevamento | 24 Mesi in barrique |
Ideale con | Si abbina particolarmente bene alle carni rosse, come la tartare, lo spezzatino di manzo o il carré d'agnello. È anche delizioso con spiedini alla griglia, branzino alla griglia, fegato e piatti a base di dado. |
Raccomandazione di servizio | Chambré tra 15 e 17 gradi. Il vino giovane deve essere decantato. |
Bio | Tradizionale |
Allergeni | Contiene solfiti |
Numero articolo | 0884619075B6100 |
Produttore
Nativ
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Fondata nel 2008, l’azienda vinicola italiana Nativ si trova nella regione collinare dell’Irpinia, in Campania, in provincia di Avellino. Il nome della cantina Nativ è stato scelto volutamente da Mario Ercolino: “nativo” significa “autoctono”; Ercolino si riferisce all’originalità della viticoltura campana e fa esplicito riferimento al carattere autoctono dei vini irpini. Anche i Romani diedero a questo paesaggio speciale il nome di Campania per i suoi terreni fertili: “Campania felix” - paesaggio felice. Dopo l’eruzione del vicino Vesuvio nel 79 d.C., la cenere vulcanica fu trasportata in Irpinia da forti venti, dove si solidificò nel corso dei secoli formando un solido strato di terreno. In combinazione con il clima mediterraneo della Campania, caratterizzato da un’elevata ampiezza delle temperature diurne e notturne e dall’influenza rinfrescante del vicino mare e delle montagne protettive alle spalle della costa, questi terreni costituiscono oggi la base ideale per la viticoltura. La particolare fertilità di questi terreni vulcanici non solo crea le condizioni migliori per uve perfettamente mature, ma conferisce ai vini campani la loro identità unica.
Varietà autoctone per vini unici
I 15 ettari di vigneti dell’Azienda Agricola Nativ si trovano ad un’altitudine di 500 metri sul livello del mare nella zona tra Paternopoli e Taurasi e sono coltivati dall’enologo Mario Ercolino con cura artigianale e ambizioni ambiziose. Il rinomato enologo si è posto l’obiettivo di produrre nella sua cantina vini autentici con una spiccata tipicità, elevando così la qualità dei vini della regione a un nuovo livello. Si concentra in particolare sulla coltivazione di vitigni locali come l’Aglianico, il Fiano, il Greco di Tufo e la Falanghina. Le viti dell’Azienda Agricola Nativ, alcune delle quali hanno 250 anni, sono un vero e proprio tesoro, poiché sono sopravvissute con successo all’epidemia di fillossera che ha distrutto gran parte della viticoltura europea nel XIX secolo. Oggi, queste piante storiche producono vini dal carattere unico, poiché più la vite è vecchia, più la resa è bassa ma più concentrata. Durante la vinificazione, Ercolino cerca sempre di trovare un equilibrio tra la silistica tipica della regione e l’uso di tecnologie di cantina all’avanguardia. Il risultato sono vini intensi, ricchi di frutta, enormemente concentrati, potenti e morbidi: una prova impressionante di ciò che il terroir campano e i vitigni autoctoni sono in grado di fare.
I 15 ettari di vigneti dell’Azienda Agricola Nativ si trovano ad un’altitudine di 500 metri sul livello del mare nella zona tra Paternopoli e Taurasi e sono coltivati dall’enologo Mario Ercolino con cura artigianale e ambizioni ambiziose. Il rinomato enologo si è posto l’obiettivo di produrre nella sua cantina vini autentici con una spiccata tipicità, elevando così la qualità dei vini della regione a un nuovo livello. Si concentra in particolare sulla coltivazione di vitigni locali come l’Aglianico, il Fiano, il Greco di Tufo e la Falanghina. Le viti dell’Azienda Agricola Nativ, alcune delle quali hanno 250 anni, sono un vero e proprio tesoro, poiché sono sopravvissute con successo all’epidemia di fillossera che ha distrutto gran parte della viticoltura europea nel XIX secolo. Oggi, queste piante storiche producono vini dal carattere unico, poiché più la vite è vecchia, più la resa è bassa ma più concentrata. Durante la vinificazione, Ercolino cerca sempre di trovare un equilibrio tra la silistica tipica della regione e l’uso di tecnologie di cantina all’avanguardia. Il risultato sono vini intensi, ricchi di frutta, enormemente concentrati, potenti e morbidi: una prova impressionante di ciò che il terroir campano e i vitigni autoctoni sono in grado di fare.
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75 cl Bottiglia (Scatola di legno da 6 pezzi)
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