- Bio
2020 Lunaris Demeter
Product Details
Descrizione
Maggiori Informazioni
Numero articolo
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0663320 |
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Valutazioni
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Score 18/20 |
Allevamento
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16 Mesi in barrique |
Viticoltura
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Biodinamico. Certificazione biologica: CH-BIO-006 |
Vegano
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Si |
Varietà d'uva
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Cabernet Jura: 65% Monarch: 35% |
Vol. alcolici
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12.0% |
Suggerimenti per il servizio
Suggerimenti per il servizio
Rosso rubino intenso fino al disco. Al naso, molto aperto, si percepiscono delicati profumi di petali di rosa, ciliegie e fragole, con note di anice e noce moscata. L'intensità degli aromi è confermata al palato, questo è un vino molto equilibrato e pieno di femminilità, con note speziate e un accenno di moka; i tannini sono morbidi ed elastici, senza mai vacillare fino al finale persistente.
Si abbina a
Raccomandazione di servizio
Adatto al consumo
da subito fino al 2027
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Selezionato da Movenpick
Chi lo ha prodotto?

Chi lo ha prodotto?
Staatskellerei Zürich
La filosofia chiara e ambiziosa della Staatskellerei Zurich e la sua lunga storia contribuiscono in modo significativo al fatto che l’azienda, ricca di tradizione come uno dei maggiori produttori di Zurigo, eserciti un’influenza significativa sulla viticoltura regionale. I vini della Staatskellerei Zurich riflettono la tradizione e il carattere della loro regione d’origine e vengono costantemente sviluppati con idee nuove e all’avanguardia. La qualità dei vini cresce ad ogni annata.
L’importante storia della Staatskellerei Zurich
Le origini della Staatskellerei Zurich risalgono all’anno 778. A quel tempo, un ex monastero benedettino fu costruito su una piccola isola nel mezzo del Reno, a poco meno di 50 chilometri da Zurigo. Per oltre 400 anni, i vini vennero fatti maturare sotto le antiche volte della cantina del monastero, un successo clamoroso per la regione di Zurigo, i cui echi vivono ancora oggi: alcune delle botti di rovere di allora sono ancora in uso. Il grande poeta ed enofilo Gottfried Keller aveva già firmato l’atto di nascita dell’attuale Staatskellerei di Zurigo nel 1862. In qualità di funzionario statale, redasse tutti i dettagli necessari affinché, al momento dello scioglimento dell’abbazia, la cantina potesse essere consegnata all’amministrazione cantonale. Con la sua firma, ratificò la fusione della cantina con quella dell’ospedale e creò di fatto i presupposti per una nuova Staatskellerei (cantina statale) incaricata di rifornire di vino gli ospedali e le istituzioni del cantone.
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