- Fino a 21 %
2022 Château Cos d'Estournel
Product Details
Descrizione
Maggiori Informazioni
Numero articolo
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0461322 |
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Valutazioni
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James Suckling 99/100 | Antonio Galloni 95–97/100 | Jeb Dunnuck 98–100/100 | J. Robinson 18/20 | Neal Martin 95–97/100 | Wine Spectator 97/100 | WeinWisser 19+/20 |
Allevamento
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18 Mesi in barrique |
Viticoltura
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Tradizionale |
Vegano
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No |
Varietà d'uva
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Cabernet Sauvignon: 61% Merlot: 37% Cabernet Franc: 1% Petit Verdot: 1% |
Appellation
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St-Est |
Vol. alcolici
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13.5% |
Suggerimenti per il servizio
Suggerimenti per il servizio
Un bouquet molto complesso con note di ciliegia selvatica, liquirizia e tabacco da pipa profumato, con sfumature di terroir, nettare di ribes nero e legni pregiati. La potenza del Saint-Estèphe artiglia il palato dritto e setoso, con un estratto granuloso e un corpo muscoloso. Il gigante si affina sul finale, che termina con piccole bacche nere, ginepro e un'astringenza leggermente pastosa.
Si abbina a
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Pronto da bere
2030-2060
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Selezionato da Movenpick
Produttore

Produttore
Château Cos d'Estournel
Cos d’Estournel si trova nel comune di Saint-Estèphe, a nord del Médoc. La sua storia risale a oltre 200 anni fa, quando il suo fondatore, Louis Gaspard d’Estournel, ereditò la tenuta nel XVIII secolo e riconobbe subito il notevole potenziale dei suoi vigneti. Forte di questa intuizione e di un grande spirito innovativo, continuò a sviluppare il vigneto con audacia e assumendosi dei rischi. Vero e proprio tuttofare, sperimentò i tappi di vetro, piantò nuovi vitigni e organizzò spedizioni oltreoceano che risvegliarono il suo entusiasmo per l’Oriente. La sua tenacia e la sua incessante ricerca della migliore qualità valsero alla sua tenuta il titolo di Grand Cru Classé nella classificazione del 1855. Un riconoscimento che non poté vedere durante la sua vita, poiché morì due anni prima. Con il motto "affascinare con discrezione e semplicità", l’imprenditore Michel Reybier, nuovo proprietario di Cos d’Estournel dal 2000, porta avanti la filosofia visionaria di Louis Gaspard. Il suo team, guidato dal direttore tecnico Dominique Arangoïts e dalla cantiniera Angélique Meynieu, unisce competenza e ambizione per ottenere ogni anno il miglior risultato possibile dai vigneti, al prezzo di un lavoro considerevole.
Alta densità, vecchi vigneti, grande competenza
La vicinanza dell’estuario della Gironda nell’Atlantico agisce come un climatizzatore naturale. Grazie all’influenza marina, i vigneti beneficiano di inverni miti, temperature estive moderate e brezze marine rinfrescanti che riducono l’eccesso di umidità e assicurano una buona aerazione. Il termine "cos", che può essere tradotto liberamente dal francese antico come "collina di ciottoli", indica il carattere unico del terroir. I 70 ettari di vigneti, con quasi 20 tipi di terreno diversi, formano un mosaico complesso su cui vengono coltivati i vitigni classici. La parte centrale del vigneto, dove crescono due terzi del Cabernet Sauvignon, si trova su un altopiano ghiaioso. Sui pendii esposti a est e a sud, la percentuale di argilla ricca aumenta, a vantaggio del Merlot qui coltivato. Nel vigneto e nel vino finale, i due vitigni principali sono completati in piccola parte dal Cabernet Franc speziato e dal Petit Verdot dal colore scuro e profondo. Al fine di garantire un’elevata qualità, vengono effettuati controlli quotidiani: ogni appezzamento viene curato con attenzione, in modo preciso e individuale. Per favorire un radicamento profondo, le viti sono state piantate in dieci appezzamenti ad alta densità. Le vecchie viti sono una caratteristica particolare di Cos d’Estournel: la loro età media è di 45 anni, ma il vino proveniente da viti di 80-100 anni costituisce sempre il cuore della cuvée finale.
Le cose buone richiedono tempo
La pazienza gioca un ruolo importante sia nel vigneto che in cantina. Per garantire la qualità e rendere il lavoro il più naturale possibile, ogni fase beneficia del tempo necessario, senza però perdere in efficacia ed efficienza. Dall’inizio degli anni 2000, sono stati effettuati investimenti regolari nel processo di vinificazione. Con la ristrutturazione e la modernizzazione del 2008, la cantina di produzione si è finalmente integrata perfettamente nell’ambiente circostante. La sua posizione sotterranea ha permesso di ridurre al minimo l’impatto ambientale e di massimizzare l’efficienza energetica grazie all’isolamento. La fermentazione avviene in vasche coniche in acciaio inossidabile a temperatura controllata, che preservano la freschezza e i delicati aromi fruttati dell’uva grazie a un’estrazione omogenea e regolare. Al fine di preservare la sottile struttura tannica, la vinificazione avviene delicatamente, sfruttando la forza di gravità, fino a quando il vino può finalmente maturare per diversi mesi in botti di rovere francese. Le 1.500 barrique sono perfettamente allineate nella cantina climatizzata, che combina abilmente la modernità e l’aura storica del castello grazie al contrasto tra legno, vetro e metallo.
Regioni vinicole
