- Fino a 18 %
2022 Château Haut-Bailly
Product Details
Descrizione
Maggiori Informazioni
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Numero articolo
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0479822 |
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Valutazioni
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James Suckling 97–98/100 | Antonio Galloni 93–96/100 | Neal Martin 96–98/100 | Parker 94–96/100 | WeinWisser 19/20 |
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Vegano
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Non specificato |
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Appellation
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Grave |
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Vol. alcolici
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14.0% |
Suggerimenti per il servizio
Suggerimenti per il servizio
Bouquet sublime, intenso e pieno di finezza, con note minerali, frutti rossi, iris, pepe nero in grani e liquirizia. Palato superbo, setoso, scattante ed equilibrato, con tannini profumati di cacao, un estratto salato e un corpo perfettamente scolpito. Magnifica astringenza nel finale concentrato e persistente, con sfumature di bacche nere, coriandolo e verbena.
Si abbina a
Raccomandazione di servizio
Pronto da bere
2030-2055
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Selezionato da Mövenpick Vini
Produttore
Produttore
Château Haut-Bailly
Di proprietà della famiglia dal 1955
Allo Château Haut-Bailly è l’affascinante Veronique Sanders a dirigere le operazioni. Il nome Sanders è legato alla fase più recente e migliore della lunga storia della tenuta. Il bisnonno di Veronique, Daniel, acquistò la proprietà nel 1955 e da allora è sempre stato un membro della famiglia a gestirla. Proprio per questo legame, per Véronique è una questione di cuore produrre qui il miglior vino possibile. Lo Château Haut-Bailly è sempre stato un cru particolarmente elegante, ma negli ultimi anni questo vino ha guadagnato ancora in qualità, è diventato più denso, più potente, con un equilibrio ancora migliore, pur conservando sempre il suo stile tradizionale. Un classico intramontabile tra i Grands Vins, che si è indubbiamente affermato nella prima fila dell’appellazione.
L’arte di rimanere fedeli a se stessi
Veronique paragona il suo approccio al lavoro di un orafo che, limando e modellando costantemente, fa emergere la bellezza di un diamante. Il tesoro più grande di Haut-Bailly sono i suoi vigneti, molti dei quali hanno quasi 100 anni. L’appezzamento principale si trova su una collina con preziosi terreni ghiaiosi; qui crescono viti nodose, prevalentemente Cabernet Sauvignon, mentre le viti di Merlot si trovano a loro agio soprattutto nei terreni argillosi più pianeggianti. La coltivazione e la lavorazione sostenibili sono una pratica consolidata da decenni. “I vermi sono ingegneri del suolo”, così il cantiniere Alex descrive in modo pittoresco la diversità del vivace biotopo del vigneto. La novità è l’edificio proprio accanto allo Château, dotato all’interno delle più moderne tecnologie per il raffreddamento, i percorsi sono brevi, dalla pressatura delicata allo sfruttamento della forza di gravità, tutto è orientato alla lavorazione delicata delle uve.
Regioni vinicole