Dai prati alle vigne – una lunga storia
Il nome del castello risale al XVIII secolo, quando apparteneva alla famiglia Cambon. Il termine «la Pelouse» si riferisce al prato verde su cui sorge la tenuta – una scelta tipica delle residenze nobiliari dell’epoca. Dal 1996, Jean-Pierre Marie, con la moglie Annick e il figlio Nicolas, gestisce la tenuta con passione, avvalendosi inizialmente dell’esperienza dell’enologo Gabriel Vialard (già presso Smith Haut Lafitte). Dal 2019 la proprietà fa parte del gruppo Treasury Wine Estates, guidato da Sébastien Long. Insieme al team composto da Guillaume Levasseur e Olivier Pascaud, si lavora per unire sostenibilità e qualità: agricoltura biologica, vendemmia verde, lieviti indigeni e controllo della resa.
Terreni profondi – aromi complessi
Le viti crescono su suoli ghiaiosi ben drenati, che trattengono il calore estivo favorendo una maturazione ottimale. Il microclima locale, influenzato dall’Atlantico e dalla Gironda, consente una maturazione uniforme delle uve. Ne nascono vini eleganti, potenti e intensi.
Vinificazione classica – stile moderno
La vinificazione avviene in cantine moderne, con serbatoi in acciaio inox a temperatura controllata e barrique di rovere francese per l’affinamento. Il vino matura per 12–15 mesi sulle fecce fini, acquisendo frutto, pienezza e complessità. L’unione di Cabernet Sauvignon e Merlot dà vita a un vino rosso armonioso, pronto da bere. In alcune annate, un tocco di Cabernet Franc completa il profilo aromatico con eleganza.