Verso una nuova grandezza
Il loro motto comune è “non il massimo rendimento possibile, ma la migliore qualità”. Da allora si lavora a mano, tutta l’attenzione è rivolta alla vite, tutti i lavori sono precisi e orientati alle piante. E, tra l’altro, si è passati a una coltivazione naturale: oggi tutta l’energia è prodotta con pannelli solari e per l’irrigazione si utilizza l’acqua piovana raccolta. La rivoluzione nel vigneto ha avuto un effetto quasi immediato sul vino: il Merlot, il vitigno principe del Pomerol, ha mostrato qualità finora insospettate, diventando setoso e ricco, morbido e delicato, con tannini maturi quasi fondenti. Importante è anche il vitigno complementare Cabernet Franc, che fornisce acidità fruttata ed è quindi responsabile della freschezza che rende La Pointe così piacevole da bere. È affascinante ciò che è stato creato qui dall’inizio del nuovo millennio: La Pointe è tornata nell’élite del Pomerol.
Il loro motto comune è “non il massimo rendimento possibile, ma la migliore qualità”. Da allora si lavora a mano, tutta l’attenzione è rivolta alla vite, tutti i lavori sono precisi e orientati alle piante. E, tra l’altro, si è passati a una coltivazione naturale: oggi tutta l’energia è prodotta con pannelli solari e per l’irrigazione si utilizza l’acqua piovana raccolta. La rivoluzione nel vigneto ha avuto un effetto quasi immediato sul vino: il Merlot, il vitigno principe del Pomerol, ha mostrato qualità finora insospettate, diventando setoso e ricco, morbido e delicato, con tannini maturi quasi fondenti. Importante è anche il vitigno complementare Cabernet Franc, che fornisce acidità fruttata ed è quindi responsabile della freschezza che rende La Pointe così piacevole da bere. È affascinante ciò che è stato creato qui dall’inizio del nuovo millennio: La Pointe è tornata nell’élite del Pomerol.