
Château Angludet
Tutti i prodotti da Château Angludet ›Château Angludet si trova a soli 30 chilometri da Bordeaux, nella denominazione Margaux nel Médoc, sulla riva sinistra della Gironda. La tenuta è gestita dalla famiglia Sichel, che lavora con metodi biodinamici per produrre autentici vini rossi nella prestigiosa regione vinicola francese di Bordeaux.
Classe senza classificazione
La tenuta Angludet esiste dal XII secolo ed è una delle più antiche del Médoc. La viticoltura è iniziata alla fine del XVII secolo e da allora è proseguita ininterrottamente, segno di coerenza e qualità. Nel 1791, dopo la morte dell’allora proprietario Pierre Legras, la tenuta fu divisa tra i suoi quattro eredi. A causa di questa divisione, nel 1855 Château Angludet non fu incluso nella classificazione dei vini del Médoc.
Nel 1961, Diana e Peter Sichel acquistarono la tenuta dopo essersi innamorati del villaggio di Cantenac, situato nel cuore del dipartimento della Gironda. L’obiettivo è sempre stato quello di creare armonia ed equilibrio tra natura e uomo. Il continuo sviluppo delle pratiche agricole e la gestione sostenibile ai massimi livelli hanno già fatto guadagnare all’ambizioso progetto una vasta gamma di certificati e riconoscimenti biologici.
«Il carattere e la personalità vengono dal terreno, la qualità viene dalle persone». Secondo questo motto, Benjamin Sichel lavora le sue uve con il massimo rispetto fin dal primo momento. La raccolta selettiva a mano assicura che vengano lavorate solo le uve migliori. Il vino matura per dodici mesi, metà in barrique (30% di barrique nuove di rovere francese all’anno) e metà in anfore di terracotta per una maturazione delicata con e senza aromi di barrique e formazione di tannini attraverso il legno fiammato.
Compost, erbe e piante per stimolare le difese della vite
I suoi 30 ettari di vigne sono piantati in un unico pezzo su un idilliaco affioramento di ghiaia. Riparata tra boschi e prati e attraversata da un fiume, la natura in questo luogo offre tutto il potenziale per la viticoltura biodinamica. Le viti hanno un’età compresa tra i 15 e i 50 anni e sono profondamente radicate negli strati calcarei. Nel vigneto, il 55% è piantato a Cabernet Sauvignon, che conferisce ai vini struttura, eleganza e pienezza. Il 35% è coltivato a Merlot, un vitigno che matura prima del Cabernet e che conferisce rotondità e fascino al vino finale. Non meno importante per l’equilibrio e la profondità è il vitigno Petit Verdot, che cresce sul 10% del vigneto e proviene dalle parcelle più vecchie. Meli, peschi e susini sorgono sporadicamente tra le viti e contribuiscono alla sana fertilità del suolo con il loro sviluppo di sostanze nutritive. Nel vigneto, più cresce, striscia e vola, migliore è l’equilibrio e più armonioso è il gioco complessivo della natura, che si riflette nei vini complessi e sottili.